🔥 Embrace the Darkness, Conquer the Ashes!
Dark Souls III for PlayStation 4 is a critically acclaimed RPG developed by FromSoftware, released on December 4, 2016. It features mature content and offers players an immersive experience with dynamic graphics and a vast interconnected world to explore.
K**R
Dark souls 2
Graphics could be better
A**M
Gutes Spiel und herausfordernd
Dark Souls 3 ist ein gutes Spiel mit guter Grafik und es ist ein Recht schwieriges Spiel also stellt euch darauf ein das ihr oft sterben werdet xD.Mit der Zeit gewöhnt man sicher aber an den Spiel Style und es macht echt Bock.
R**L
Ravi
Achetè pour notre petit fils qui voulait ce jeu, il est ravi
S**E
Da provare, assolutamente consigliato per qualsiasi game player!!!
Era il lontano 2009 quando la Fromsofware rilasciò, prima nella terra del sol levante, poi anche qui in occidente, Demon’s Souls, un action rpg dalle caratteristiche uniche che, nonostante l’ottima fattura, dovette attendere diverso tempo prima di essere pienamente apprezzato, causa la sua cripticità e difficoltà di gioco. Il titolo in questione, infatti, fece di un gameplay estremamente punitivo e brutale nei confronti di chi faticava ad apprenderlo, ma appagante come nessun altro quando sviscerato a dovere, il suo migliore cavallo di battaglia, tanto che, numerosi mesi dopo, il seguito spirituale Dark Souls approdava sugli scaffali dei rivenditori retail e spopolava tra il pubblico, portando la leggenda della Prima Fiamma e dei non morti nelle case di milioni di giocatori. Oggi, a cinque anni da quell’ ormai rinomato capostipite, dopo il successo rinsaldato di Dark Souls II e dell’incubo di Bloodborne, siamo davanti all’ ultimo capitolo della saga dei “souls”, Dark Souls III, che riassume in sé tutto ciò che hanno rappresentato questi titoli, dimostrando anche tutta la maturità acquisita dal team del director Hidetaka Miyazaki.Storia e ambientazioniDark Souls III è ambientato nel regno di Lothric, reame decadente dove le Terre transitorie dei Signori dei Tizzoni convergono. La Fiamma si affievolisce e rischia di svanire. Così, quando il Vincolo del Fuoco è minacciato, i rintocchi di una campana risvegliano dal sonno eterno gli antichi Signori, campioni della Fiamma: Aldrich, Santo delle Profondità; la Legione dei Guardiani dell’Abisso; il re della Capitale Profanata, Yhorm il Gigante. I Signori dei Tizzoni hanno, tuttavia,abbandonato i loro troni. Spetterà, quindi, ad un non morto prescelto recuperarne le ceneri, nella speranza di spezzare la maledizione che affligge il regno ed i suoi abitanti.Per quanto lo stile narrativo adottato in quest’ultimo capitolo sia lo stesso mosaico dai numerosi tasselli mancanti, che noi giocatori dovremo ricostruire attraverso ogni più piccolo indizio, dettaglio e linea di dialogo strappata agli NPC, a cui i titoli della From ci hanno abituato, Dark Souls III presenta maggiore chiarezza e schiettezza rispetto ai predecessori, ricollegando e completando in sé con naturalezza quasi disarmante le vicende ed i personaggi sia di Lordran che di Drangleic. Numerosissimi sono, infatti, i rimandi a quelle terre lontane nelle enormi ambientazioni che offre il regno di Lothric, che spazia da grandiosi castelli e cattedrali d’ispirazione gotico-medievale, non senza qualche scorcio di Bloodborne-niana memoria, a fitte foreste ingiallite dal tempo, inarrivabili vette ed oscure profondità. Una maggiore coerenza si può riscontrare anche nella conformazione vera e propria delle mappe, che abbandonano la natura fortemente interconnessa del primo capitolo in favore di una più lineare, ma che lega strettamente aree dalla geografia all’ apparenza incompatibili con grande facilità e disinvoltura. Il level design è, insomma, curatissimo in ogni sua più piccola sfaccettatura.Comparto tecnicoChiunque abbia giocato almeno una volta ad un souls, sa che la forza visiva di questi titoli sta soprattutto nella realizzazione artistica del mondo di gioco. A livello puramente qualitativo e quantitativo di texture e poligoni, siamo lontani dal fotorealismo sul quale puntanoaltre famose produzioni tripla A quali CoD e Quantum Break, ma la cura estrema per i dettagli minuziosi, per gli effetti di luce e per la direzione artistica in generale, da vita a splendidi quadri in movimento, che riescono sempre a rendere perfettamente la drammaticità silenziosa di un mondo ormai consumato e stanco. La stabilità è per lo più ottima, nonostante vistosi cali di frame rate in alcune sezioni delle aree finali, dove la mole poligonale gestita dal motore grafico diventa non indifferente, e singhiozzi grafici quali pop-up improvvisi di texture, personaggi e nemici. Permangono, poi, alcuni difetti storici della serie, come le compenetrazioni poligonali e l’IA nemica non sempre brillante, che rende possibile qualche sfruttamento di troppo. Quelli sopra elencati sono, comunque, difetti davvero minimi e sporadici, che non affliggono più di tanto l’esperienza generale.GameplayCi si rende conto davvero della maturità raggiunta da Dark Souls III quando si analizza il suo gameplay, estremamente profondo e stratificato. Colonna portante è lo spietato sistema di combattimento, leggermente rivisitato in occasione dell’ultimo capitolo. La novità più evidente è l’introduzione della barra del mana, o PA, una reminescenza di Demon’s Souls che qui, oltre a sostituiire il vecchio sistema delle magie, permette anche alle classi principalmente melee di ampliare il loro corredo di mosse ed abilità con moveset o buff specifcii per ogni arma, le quali vantano un numero ed una tipologia quasi soffocante. Alle tradizionali fiaschette della salute Estus si affiancano quelle cineree, utili per usufruire al meglio dei Punti Abilità e che dovranno essere accuratamente bilanciate a quelle originali. Entrambe le tipologie necessiteranno di miglioramenti indispensabiliper mezzo di speciali oggetti disseminati per il mondo, senza i quali difficilmente si può sperare di sopravvivere a lungo. Tornano, infine, i potenziamenti di armi e magie, affidati ai tipici fabbri e stregoni che abbiamo conosciuto nel tempo, i quali forgeranno equipaggiamenti sempre migliori non appena porterete loro i giusti materiali. In poche parole, la difficoltà è la stessa dei predecessori, la profondità non manca e vi lascerà continuamente sorpresi.In termini di longevità, una mia prima run fatta di corsa, senza badare troppo a quest secondarie ed anche attraverso un’area “segreta”, mi ha richiesto poco più di una quarantina di ore. Ogni partita terminata ne chiamerà, però, subito un’altra, e non c’è dubbio che, se vorrete svelare ogni segreto e retroscena dell’affascinante mondo di Dark Souls III, le ore spese saliranno facilmente al doppio e probabilmente di più, attestandosi sugli standard della serie, se non sopra di essi.ConclusioneDark Souls III è un’esperienza imperdibile per ogni fan e che vale la pena provare per ognuno che si definisca amante del videogiocare. La maturità accumulata negli anni da Fromsoftwere ci ha permesso di vedere il giusto testamento di questa saga destinata a fare la storia dei videogiochi, che, ora della fine, riempe di soddisfazione, mista ad un pizzico di nostalgia.
H**N
Génial
Que dire de plus sinon que ce jeu est incroyable...ment dur!!!En effet il n'est pas pour les débutants en jeu, mais plutôt réservé à un public aguerri qui saura repérer les patterns des boss et ainsi déjouer au mieux leurs attaques et mouvements. From Software est réputé pour cet aspect difficile et sans concession du jeu, alors vous y allez en sachant où vous mettez les pieds. Graphisme impeccable, noirceur des monde et du propos indéniable, exigeance de tous les instants, Dark Souls III est le parfait successeur des précédents Souls et le prédécesseur tout indiqué d'Elden Ring. Je recommande!
L**.
Una grandiosa conclusione della trilogia
Sono rimasto decisamente soddisfatto da questo gioco. La formula souls forse inizia ad essere un po' abusata, ma questo direi che è un ottimo capitolo finale. Funziona come gioco a sé ma specialmente funziona come sequel. Mi dispiace dire che questo sarebbe dovuto essere Dark Souls 2, il quale rimane un buonissimo gioco ma, soprattutto ora, sembra poco un sequel. Dark Souls 3 è un gioco che lacca quasi solamente nel fattore novità. Il level design a volte è un pochino lineare, e non raggiunge la perfetta interconnesione del primo, ma è comunque assolutamente ispirato, specialmente in alcune aree. Aiutano certamente le splendide ambientazioni. Il gameplay ha fortunatamente subito un deciso spostamento verso un ritmo più veloce (con un'ovvia influenza di Bloodborne), anche se non mi sarebbe dispiaciuto vedere più novità. Le boss fight, con inclusa colonna sonora, raggiungono la perfezione. Senza dubbio il migliore della trilogia sotto questo punto di vista: tutte diverse fra di loro, e molte di queste sono incredibilmente suggestive. Ma soprattutto, alcune di queste le ho trovate seriamente difficili, di quel tipo di difficoltà che ti porta a conoscere bene il boss e a renderlo più memorabile. E questa è una cosa che mi era mancata con i due precedenti capitoli, che avevano un livello di difficoltà che mi aveva lasciato deluso, dopo Bloodborne (che ho giocato prima degli altri). Della lore ho apprezzato parecchio la "parte sequel" di DS1: ho letto che alcuni la ritengono troppo fanservice, io non sono d'accordo, o quantomeno non lo ritengo un tipo di autocitazionismo fastidioso, ma che anzi beneficia la trama. L'unica cosa che non mi è andata a genio è la trama portante che somiglia troppo ai due precedenti capitoli, avrei preferito che da questo punto di vista si fossero spinti più in là. Insomma, in generale Dark Souls 3 è un altro grandissimo gioco di From Software, ora spero che si possano concentrare su qualcosa di completamente nuovo. Io di certo aspetterò con ansia il loro prossimo titolo.
ترست بايلوت
منذ شهر
منذ يوم واحد